In questo spazio raccolgo idee, commenti e le "lettere al Direttore" che mi è capitato di inviare ai giornali. Poiché quasi mai le pubblicano, ho pensato che un posticino sul web potevano comunque meritarlo.
martedì 21 aprile 2015
Il califfo e la ruota della fortuna
Un terzo dei paesi musulmani è in guerra e ormai quasi tutto il medio
oriente è fuori controllo. Il califfo c'è, è nero e poco conciliante. Il
disatro è palese ed è vicinissimo a casa nostra. Nemmeno 700-800 morti
annegati vicino alle nostre spiagge un giorno sì e quello dopo pure
sembrano smuovere il nostro governo e il nostro parlamento che intanto
litigano sull'Italicum, cioè giocano a Wheel of Fortune. Il nostro
premier è quel che è, cioè un ex concorrente della Ruota della Fortuna
ed è riuscito a far mettere a capo della diplomazia europea una così
scarsa che persino Antonella Elia, quando era la valetta di Mike
Bongiorno, avrebbe detto cose meno ovvie. La Mogherini è fortunata,
nella mediocrità c'è sempre Laura Boldrini che la precede di una spanna.
Libia e il tesoretto del DEF
Qualcuno ammettera prima o poi il vero e unico motivo per cui non viene
fatta l'unica cosa che servirebbe per fermare le stragi del mare, andare
in Libia e piantarci le tende (per terra, sulla sabbia) con tutto
quello che ne consegue? E cioè che non ci sono i soldi per farlo? Usiamo
il tesoretto?
Google e l'Unione Europea
Personalmente
uso Google da circa 15 anni, cioè da quando abbandonai Yahoo! perché mi
aveva colpito la home page del nuovo motore di ricerca, bianca, pulita e
sobria. In questi 15 anni non ho mai tirato fuori una lira o un euro in
modo diretto per acquistare qualcosa dalla grande G. Nemmeno con le
mappe, con GMail, con Books e con YouTube o con qualunque dei millemila
servizi offerti dalla società di Mountain View. Ho un account Google, ma
lo uso pochissimo, anzi quasi mai e non l'ho mai usato per farci
transitare soldi dalla mia carta di credito. Eppure sono sicuro che il
mio semplice navigare partendo dall'indirizzo www.google.com ha
contribuito a far crescere, sia pur in maniera infinitesimale, il
fatturato di Google Inc. fino ai 66 miliardi di dollari del 2014. Ora,
Google può piacere o meno, si può criticare un modello di businness
così, impalpabile, indiretto, quasi misterioso, fatto di AdSense e di
prodotti e servizi informativi inspiegabilmente del tutto gratuiti per
l'utente finale. Ma che dopo 15 anni l'Unione Europea si ponga di fronte
ad una realtà del genere con lo stesso metro e la stessa sensibilità
utilizzata per decenni per le quote latte e per le politiche agricole mi
lascia perplesso. E' passata un'era geologica dai tempi della multa a
Microsoft per la vittoria sporca nella guerra dei browser che tutto
sommato era una questione semplice: comperavo un PC, mi trovavo Windows
preistallato (e lo pagavo, direttamente, lire sonanti), zio Bill mi
costringeva a usare Internet Explorer. Persino Monti era riuscito a
capirci qualcosa, tanto era chiara la fregatura. Ora con BigG la cosa è
un pelo più complessa, tanto che siamo già ben oltre ai concetti di
social payment e Margrethe Vestager sembra invece trattare Google come
un produttore di parmesan taroccato dell'Ohio. Si diventra euroscettici
per forza...
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