mercoledì 3 aprile 2013

Il Grillo e gli ebrei italiani

Alcune voci della comunità ebraica italiana si sono levate preoccupate per la possibile deriva xenofoba del Grillo Sparlante. Qualcuno ha persino proposto di iniziare a preparare le valige perché in Italia tirerebbe brutta aria. Ora, premesso il mio personale e incondizionato appoggio agli ebrei italiani, non potendo nemmeno immaginare cosa possa significare vivere nella perenne preoccupazione di ritrovarsi a rivivere le nefandezze del secolo scorso, io mi auguro sinceramente che gli ebrei italiani non mollino, resistano, anche a queste nuove provocazioni espressione di un pezzo del paese che sarà pure dotato di mezzi moderni come internet, i blog, la rete e tutta quella roba lì con la quale ci promette di cambiare l'Italia, ma che dimostra di aver bisogno di un bel ripasso di storia, un gran bisogno che gli sia riattivata la Memoria. La Memoria con la M maiuscola non quella dei web server gestiti da Casaleggio. La cosa preoccupante è il vuoto politico e di responsabilità, prima ancora che etico, che pervade l'Italia e l'Europa in questo periodo. Un vuoto che, come la storia ci insegna, è pronto per essere riempito dal primo Grillo Sparlante che passà di lì. Un Grillo Sparlante capace se non adeguatamente contrastato di riempire questo vuoto di tutte le magnifiche prelibatezze che arrivano dal democratico e solare Iran. Lui è un passo avanti a tutti noi, lui ha il suocero che è l'unico che sa tradurre Osama Bin Laden...

Nessun commento: