lunedì 27 maggio 2013

Dei contributi pubblici alla scuola e al cinema

 
Ivano Marescotti è un attore molto bravo, simpatico, con una lunga carriera teatrale e di caratterista al cinema, qualche buon premio e qualche partecipazione a film di successo (tra gli ultimi quelli di Checco Zalone, ma anche parti in film di Ridley Scott). Ora, come molti suoi colleghi (attori comici, cabarettisti, saltimbanchi di vario genere), ha deciso di darsi alla politica.
Perché uno che è stato dotato da madre natura di un dono, di un talento in campo artistico, debba poi sentirsi autorizzato a pontificare su aspetti che non gli competono rimane un mistero. Il buon Dio ti ha donato di essere un bravo attore, perché avrebbe dovuto esagerare e darti anche il dono di dire cose intelligenti? Bho. E' un automatismo che mi sfugge.
Il buon Marescotti si è schierato con il comitato Articolo 33 che ha promosso il referendum di Bologna per l'eliminazione del contributo comunale alle scuole paritarie pubbliche. Il referendum è un'assurdità contrastata perfino da una larga fetta dei politici, sindaco di Bologna in testa, dell'area pidiellina. Marescotti e compagni (grillini, vendolini e l'ineffabile Rodotà) hanno vinto. Ora il comune di Bologna dovrà decidere se eliminare il milioncino di contributo alle scuole paritarie che operano nel suo territorio. Per il sistema delle scuole dell'infanzia del capoluogo emiliano sarà un disastro.

Nel 1994 Marescotti era nel cast del film Messaggi quasi segreti diretto da tal Valerio Jalongo e co-prodotto dalla RAI. Il film ha incassato 28.360€ (allora erano lire, ma è per capirci), è stato visto da 5.672 spettatori e ha avuto un contributo pubblico ai sensi della nostra bellissima legge sul finanziamento al cinema di 771.677€. [1]
Immagino che Marescotti sia stato pagato per aver partecipato a quel film. Spero che almeno ai 1.736 bambini che potrebbero restare senza posto all'asilo per effetto del referendum sia concessa una tessera per vedere gratis le centinaia di film realizzati con i soldi dello stato, che possano scaricarseli da internet, che qualcuno regali loro i DVD. Al posto dell'asilo un bel cineforum perpetuo. Invece dei soliti cartoni Disney facciamo vedere ai nostri figli i film finanziati dai Beni Culturali. Sai che spasso. Prima che riescano a vedere tutti quei film fanno in tempo ad arrivare all'età della laurea.

[1] Finanziamento pubblico alla produzione cinematografica dal 1994 al 2006

giovedì 2 maggio 2013

Silvana De Mari

L'ultimo elfo
Ho letto per caso questo post cercando qualche info sulla De Mari. Non posso che sottoscrivere ogni riga. La De Mari, che ho avuto il piacere di ascoltare durante un incontro con un gruppo di ragazzi di una scuola media, è veramente ruvida come la roccia quando scrive di temi "caldi". Coi ragazzi è stata però magnifica. Ha parlato per un'ora della bellezza delle fiabe, del racconto fantastico e di come le fiabe fanno crescere. Nemmeno Tolkien nel suo saggio sulle fiabe è così convincente. Mi colpisce il fatto che non ha davvero mezze misure. Forse per questo riesce a scrivere romanzi fantastici che spiegano così bene la realtà. Dopo aver fatto leggere "L'ultimo elfo" a mia figlia di 10 anni, le ho poi regalato "Il gatto dagli occhi d'oro" che mi sembrava (dalla copertina!) un bel libro per ragazzi (per "L'ultimo orco" e i seguenti del ciclo penso serva qualche anno in più). L'ho letto prima di darlo a mia figlia, fortunatamente. Il libro è bello, ma il tema trattato senza tante metafore o sottintesi, quello dell'infibulazione, mi ha convinto a metterlo da parte per qualche tempo :-).
Ho iniziato a leggere il suo ultimo saggio, "La realtà dell'orco". E' un pugno nello stomaco per noi abituati al politicamente corretto. Gli orchi (identificabili certamemente negli islamisti, ma non solo, ce n'è anche per noi europei che abbiamo ammazzato milioni di ebrei), vanno fermati, dice la De Mari, con ogni mezzo. Non vanno giustificati, non vanno capiti sociologicamente. Nemmeno ponti di dialogo (poi gli orchi usano il ponte per venire a casa tua...). La De Mari è durissima. Ma la cosa incredibile della De Mari è che tale durezza non è ostacolo alla misericordia, al perdono. Gli orchi vanno fermati perché capiscano che sono orchi. Perché da orchi si ri-trasformino in uomini. E' un ribaltamento totale di tutto il politicamente corretto che ci annacqua il cervello. Ripeto, le pagine della De Mari, e in particolare quelle di questo saggio, sono un pugno nello stomaco, ma aprono scorci inimmaginabili nella nostra mentalità buonista che predica, appunto, bontà e tolleranza a buon mercato, ma non contempla in perdono. Forse è per questo che Silvana De Mari è già stata esclusa dai salotti buoni della letteratura italiana, nonostatnte sia una delle migliori penne in circolazione.

lunedì 29 aprile 2013

Che Governo!

Il "muro di Padova"
Una caratteristica della squadra di governo messa su da Re Giorgio e da Enrico Letta è che ha certamente mandando in confusione i commentatori. Tra i 21 ministri c'è tanta di quella roba che le etichette si sprecano. Il massimo è leggere come è stato presentato dai giornali Flavio Zanonato, sindaco di Padova, che in due giorni ho letto essere in quota Bersani, in quota Fassino, in quota D'Alema. Ma anche in quota Berlinguer (il leader comunista morì sul palco a Padova proprio vicino a Zanonato che al tempo era segretario provinciale del PCI). E' perfino considerato in quota CL (sarebbe il terzo) perché qualcuno l'ha definito il Fomigoni veneto. Poi, siccome è veneto e ha tirato su un muro per "ghettizzare" gli extracomunitari (in realtà ha semplicemente rinforzato una recinzione condominiale per impedire ai pusher di fuggire durante le retate della polizia), in fondo è sempre stato considerato leghista. Siccome va a messa è stato definito anche cattocomunista.

martedì 23 aprile 2013

San Giorgio

Auguri di buon onomastico a tutti coloro che si chiamano Giorgio.

Al Presidente 2.0 che, come ha detto don Julián Carrón, «ci appare come una risorsa per l'Italia, di fronte all'urgenza di riprendere la strada di una vera pacificazione che ottenga quel bene così necessario per la vita personale e sociale.»  Ma che dobbiamo aiutare offendo «la nostra testimonianza, insieme a ogni uomo di buona volontà, come contributo per sbloccare la situazione, affermando il valore dell'altro nella ricerca del bene comune al di sopra di qualsiasi interesse particolare.»

A Papa Francesco che proprio domenica ci ha ricordato che «la giovinezza bisogna metterla in gioco per i grandi ideali.» Ora, quello che possiamo imparare da questi due grandi uomini non è come si uccide il drago o si smacchia il giaguaro, ma com'è stato per San Giorgio, il sacrificio di sè.

Ok, auguri anche a me...

lunedì 22 aprile 2013

Scouting

Io forse me ne sono accorto tardi, ma io mica sono un dirigente del partito che ha la maggioranza relativa in Parlamento. Bersani sperava di risolvere tutto facendo scouting tra i grillini neo-parlamentari. Il problema è che, nell'insensata ricerca di far finta di rinnovare, il suo partito ha fatto eleggere un bel mucchietto di sedicenti democratici che in realtà sono grillini dentro. E' incredibile come un partito come il PD sia riuscito a far eleggere una così alta quantità di persone del tutto estranea a quello che è lo zoccolo duro del suo elettorato e della sua dirigenza. Il PD era nato per sancire e benedire il matrimonio tra l'anima cattocomunista della DC e l'anima gramsciana del PCI, a trent'anni dai primi ammiccamenti del compromesso storico, trovando poi come unico fattore comune l'antiberlusconismo e il paravento di una mai realizzata convergenza verso la moderna socialdemocrazia europea. Il sindacalismo di Marini, il cattolicesimo adulto di Prodi e persino il comunismo port-berlingueriano di Rodotà sono stati rifiutati da un bel gruppo di parlamentari piddini. Al netto dei renziani, chi cavolo è che ha fatto il casting dei candidati del PD?

Pubblicato su Hyde Parlk Corner il 23 aprile 2013

martedì 16 aprile 2013

Ma Ustica?

No, dopo Cossiga un altro Presidente della Repubblica che sa tutto su Ustica e che dopo 33 anni ancora non ce la racconta giusta non lo voglio. In questo sono consapevolmente e aprioristicamente grillino. Secondo Formica e Macaluso il Dottor Sottile ha le caratteristiche giuste per assolvere le funzioni di garante della Costituzione e dell'Unità nazionale. Secondo me invece ha solo le capacità giuste per schivare qualunque missile gli arrivi addosso, libico, francese, americano, a risonanza, ad impatto, non importa. Ne ha schivati migliaia senza nemmeno una piega sulla giacchetta. Ma davvero ci serve un tipo così?

giovedì 11 aprile 2013

Violante al Colle? Ha ragione Cicchitto

Incredibile, per la prima volta da quanto lo sento o lo leggo mi viene da dar ragione a Fabrizio Cicchitto. E' ancora più incredibile che mi venga da dargli ragione sul nome di Luciano Violante. Uno che per anni ho considerato il peggio del peggio della sinistra forcaiola, quella che ha distrutto il tessuto politico italiano con Mani Pulite e con la manfrina infinita sulla mafia, servita solo come trampolino di lancio a lui e a una schiera di magistrati per far carriera politica. Solo a sentire il suo nome mi scattava la matita per fare la croce sul simbolo di Forza Italia alle elezioni. Oggi, nel nulla più totale del panorama politico italiano, Violante, al netto della sua presenza tra i 10 saggi, mi risulta essere l'unica voce sensata proveniente dal PD. Valgano in tal senso le sue posizioni estremamente realiste sulla questione delle carceri. Non ho la minima idea se saprà essere un buon Presidente della Repubblica e dovrà fare i conti con i tanti che più o meno silenziosamente si vorranno vendicare, ma da nemico pubblico numero uno è diventato uno dei pochi digeribile dal PdL. Davvero non è poco...

Pubblicato su Hyde Park Corner il 12 aprile 2013

Ancora sulla Legge 40

Sul Corriere.it nei giorni scorsi è apparso un pezzo in cui viene riportata la notizia che i giudici di Milano hanno chiesto alla Consulta di esprimersi sulla Legge 40 e sulla fecondazione eterologa. Con le motivazioni della richesta. La cosa più deprimente è che il Corriere ha messo il pezzo nella sezione "Salute" del suo sito web. Quindi fare figli è un problema sanitario.

Pubblicato su Hyde Park Corner l'11 aprile 2013  

(il precedente post sull'argomento è qui)

mercoledì 10 aprile 2013

A proposito di felpe...

Quando è nata la mia seconda figlia mi hanno regalato una maglietta con stampata una foto che ritrae la mia famiglia al completo. Io e mio figlio seduti sul letto dell'ospedale con mia moglie che tiene in braccio la piccola venuta al mondo poche ore prima. Sorridiamo tutti (la piccola no, lei stava urlando). Di solito la metto quando vado in vacanza. Stavo programmando un weekend a Parigi per la fine di maggio. La posso mettere in valigia o mi porto solo quella di Springsteen autografata? Purtroppo non possiedo magliette di Elton John, Boy George, George Michael e nemmeno di Freddie Mercury, ma neanche di Tiziano Ferro o Ricky Martin.

Vedi Felpa criminale, Il Foglio.it, 10 aprile 2013

Ber & Ber si riparlano dopo tre anni

Alla fine l'accordo lo troveranno. Il bicefalo Piersilvio Berlusani governerà non perché figlio di una riflessione di largo respiro, di ampie vedute, di presa di coscienza circa la necessità di rifondare la politica nazionale, ma solo per evitare che poi vinca Renzi. Il sindaco di Firenze è stato messo sotto i riflettori per un anno, come un cubista, neanche fosse una figurina di Honus Wagner, ma senza che nessuno, giustamente, lo prendesse davvero sul serio. Ora, a forza di dargli spazio, il rischio è davvero di consegnargli una parte consistente del proprio elettorato, quel poco che è rimasto, dopo che una larga fetta l'hanno data a Grillo. Farà la fine del povero Mariotto Segni?

Pubblicato su Hyde Park Corner il 10 aprile 2013

venerdì 5 aprile 2013

Legge 40 e vuoto di potere

Ennesimo segnale di cosa succede quando la politica crea un vuoto. Qualcuno ci si butta. Spesso i giudici, che ci governano se manca un vero governo. Il Tribunale civile di Milano a proposito della fecondazione eterologa: «il divieto normativo presente nella L. 40 condiziona la possibilità delle coppie eterosessuali sterili o infertili nel proprio diritto di determinare la propria condizione genitoriale e, quindi, di poter concorrere liberamente alla realizzazione della propria vita familiare». Quindi fare figli è prima di tutto un diritto. Sembra una delibarazione dell'autority alla concorrenza rivolta a una multinazionale che nega alcuni diritti ai consumatori. Ma i diritti dei figli chi li tutela?

Pubblicato su Hyde Park Corner il 5 aprile 2013

mercoledì 3 aprile 2013

Il Grillo e gli ebrei italiani

Alcune voci della comunità ebraica italiana si sono levate preoccupate per la possibile deriva xenofoba del Grillo Sparlante. Qualcuno ha persino proposto di iniziare a preparare le valige perché in Italia tirerebbe brutta aria. Ora, premesso il mio personale e incondizionato appoggio agli ebrei italiani, non potendo nemmeno immaginare cosa possa significare vivere nella perenne preoccupazione di ritrovarsi a rivivere le nefandezze del secolo scorso, io mi auguro sinceramente che gli ebrei italiani non mollino, resistano, anche a queste nuove provocazioni espressione di un pezzo del paese che sarà pure dotato di mezzi moderni come internet, i blog, la rete e tutta quella roba lì con la quale ci promette di cambiare l'Italia, ma che dimostra di aver bisogno di un bel ripasso di storia, un gran bisogno che gli sia riattivata la Memoria. La Memoria con la M maiuscola non quella dei web server gestiti da Casaleggio. La cosa preoccupante è il vuoto politico e di responsabilità, prima ancora che etico, che pervade l'Italia e l'Europa in questo periodo. Un vuoto che, come la storia ci insegna, è pronto per essere riempito dal primo Grillo Sparlante che passà di lì. Un Grillo Sparlante capace se non adeguatamente contrastato di riempire questo vuoto di tutte le magnifiche prelibatezze che arrivano dal democratico e solare Iran. Lui è un passo avanti a tutti noi, lui ha il suocero che è l'unico che sa tradurre Osama Bin Laden...

giovedì 28 marzo 2013

Lavanda dei piedi o Via Crucis?

Bersani sale al Colle. Meglio che ci vada oggi così scrocca un'Ultima Cena. Se sale domani si tira dietro tutte le ironie sulla via crucis...

Il primo partito italiano

La diatriba su chi sia il primo partito italiano è diventata inutile. Per la prima volta nella storia politica repubblicana il primo partito politico è quello del non voto (10.519.474 di astenuti al Senato contro 9.686.471 di voti presi in 18 regioni da Italia Bene Comune di cui 8.400.161 del PD).

Qualunque sia l'alchimia che consenta di metter su una maggioranza in Parlamento non si riuscirebbe ad avere un governo che sia appoggiato dalla maggioranza assoluta degli italiani (21.135.412 più 1).

Davvero, cosa bisogna fare perché i partiti capiscano 'sta cosa? Non gli è bastato Grillo? Aspettiamo  che l'astensione raggiunga il 30-35%? Aspettiamo cioè che oltre a uno svuotamento politico e istituzionale si arrivi allo svuotatamento democratico? Aspettiamo di toccare il fondo (perché per arrivare al fondo purtroppo manca ancora un bel po') per poi non avere più l'ossigeno per risalire? Perché si accontantano tutti di fare i leader di partito ("i nostri elettori non capirebbero") e non provano a fare gli statisti?

Perché Bersani, tratto comune a tutti i leader passati e futuri della sinistra, non prova a passare alla storia come l'uomo che ha tentato di salvare l'Italia ricompattandola intorno ad una visione lungimirante ed epocale? Perché si accontanta di dirigere una bocciofila e non a diventare l'uomo politico più importante del 21 secolo? Perché ci costringe a guardare con simpatia Crimi in diretta streaming? NB La Lombardi no, non ci riesco.

Pubblicato su Hyde Park Corner il 28 marzo 2013

venerdì 15 marzo 2013

Francesco e il degrowth

Immancabilmente si è iniziato a definire "grillino" il nuovo Papa. Era dalla sera dell'elezione che immaginavo che qualcuno avrebbe cominciato a far paragoni tra la sobrietà di Bergoglio e lo stile dei cinquestelle: gira in metrò, ha la croce di ferro e non d'oro, sale sul pulmino, paga il conto dell'hotel, e così via. Insomma un vero progressista come nemmeno Nichi Vendola poteva immaginarsi. Addirittura un paladino della decrescita. L'uomo giusto per la tanto attesa e decantata riforma della Chiesa, e chissà, del mondo, wow! Ma per fortuna c'è una cosa che la stupidità umana non può rovinare. E' lo stupore carico di attesa e di presenza che si è espresso in quel mezzo minuto di silenzio in piazza San Pietro, quando Francesco ha chiesto a noi di pregare per lui. Un silenzio che ha sovrastato e che continua a sovrastare qualunque chiacchiericcio, anche quello televisivo o internettiano e anche quello che si sente oggi in Parlamento. NB: Sto ascoltando in sottofondo l'on. Leone che legge i risultati del primo scrutinio alla Camera: "bianca, bianca, bianca, Fico, bianca, Fico..."

Pubblicato su Hyde Park Corner il 15 marzo 2013

martedì 5 marzo 2013

Cani e figli

Roberta Lombardi, futuro capogruppo grillino alla Camera, mamma di un bimbo di pochi mesi e padroncina di una cagnetta. «la comunicazione non verbale che abbiamo con i nostri amici cani è prezioso bagaglio di esperienza da reinvestire nel rapporto con un pupattolo in lallazione spinta.» A parte l'evidente typo (immagino intendesse "lattazione") e il fatto che possedere un cagnetto ce la renda una figura politica assolutamente tradizionale, credo che "lallazione" sia un fantastico neologismo che ben si presta a descrivere cosa ci aspetta in parlamento nei prossimi mesi. Onomatopea di un impegno politico e civile. In più, ho scoperto perché con i miei figli faccio una fatica tremenda: non ho mai avuto un cane. Sigh!

Pubblicato su Hyde Park Corner il 5 marzo 2013